MORFOLOGIA E MICROTOPOGRAFIA DI TRACCE DI DINOSAURI TRAMITE VISIONE STEREOSCOPICA DI ANAGLIFI

Stephen M. Gatesy, Neil H. Shubin, e Farish A. Jenkins, Jr.

RIASSUNTO

Le tracce fossili dovrebbero essere registrate e riprodotte con metodi che ne promuovano una dettagliata analisi icnologica. Sebbene il disegno dei contorni rimanga la procedura più comune nell’illustrazione delle impronte, la sua semplicità comporta un’enorme perdita d’informazioni.

D’altro canto, normali fotografie monoculari presentano molti più dettagli ma patiscono allo stesso tempo una illuminazione men che ottimale, che può provocare errori di valutazione. La visione stereoscopica di anaglifi offre un formato compatto ed indipendente dalla scala per illustrare e presentare la complessa forma tridimensionale delle impronte dei dinosauri. Servendosi di esempi tratti dalla Formazione del Fleming Fjord della Groenlandia orientale, vengono qui mostrati i benefici degli anaglifi per l’esplorazione e l’esposizione di tracce di teropodi, sia in campagna che in laboratorio. In base a questo studio, pensiamo che aggiungere la visione della profondità di una traccia ad altri indicatori quali ombreggiature e loro intensità massimizzi il contenuto informativo di un’immagine bidimensionale ed allo stesso tempo minimizzi percezioni sbagliate od ambigue di una forma.

PAROLE CHIAVE: anaglIifo; traccia; impronta; dinosauro; Groenlandia; Triassico; Norico

Traduzione: Alessandro Grippo, University of Southern California, Department of Earth Sciences, Los Angeles, CA 90089-0740