LA TOMOGRAFIA A NEUTRONI DELLE STRUTTURE INTERNE DI RESTI DI VERTEBRATI: UN PARAGONE CON LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA A RAGGI X

Daniela Schwarz, Peter Vontobel, Eberhard H. Lehmann, Christian A. Meyer, e Georg Bongartz

RIASSUNTO

La tomografia a neutroni è stata utilizzata come una tecnica nuova e non invasiva di visualizzazione tridimensionale e caratterizzazione delle strutture interne di resti di vertebrati. Mentre la tomografia computerizzata a raggi X evidenzia regioni a diversa densità all’interno di un oggetto, la tomografia a neutroni è sensibile alle differenze nella concentrazione di alcuni materiali leggeri quali l’idrogeno.

Paragonata alla tomografia computerizzata a raggi X (CT), la qualità d’immagine della tomografia a neutroni (NT) è fortemente influenzata dai materiali resinosi usati per la ricostruzione e la conservazione degli oggetti.

Nella CT le inclusioni in metallo aggiunte per stabilizzare i materiali ossei causano una forte dispersione dei raggi X, mentre nella NT esse possono essere penetrate con maggiore facilità e quindi causare meno contrasti di disturbo.

La sezione massima di roccia e/o materiale osseo fossilizzato che può essere penetrata dai raggi X in uno scanner CT medico è di circa 40-50 cm, mentre i neutroni sono in grado penetrare rocce o materiali ossei fossilizzati con una sezione fino a circa 12 cm.

La risoluzione spaziale della NT (0.1 - 0.27 mm) è migliore di quella di uno scanner medico (0.35 - 0.5 mm). Nel caso particolare delle vertebre di sauropode prese in esame, la densità delle ossa fossili, l’abbondanza di matrice sedimentaria marnosa all’interno di cavità nelle ossa e la presenza di fratture multiple riempite con colla diminuisce la qualità delle immagini tomografiche a neutroni. D’altro canto, le immagini tomografiche a neutroni mostrano accuratamente la distribuzione della colla all’interno dei resti fossili.

La combinazione dei dati tomografici computerizzati e tomografici a neutroni è stata quindi di valido aiuto nell’aumento delle conoscenze sulla struttura interna delle vertebre di sauropode. La decisione su quale tecnica utilizzare sarà alla fine dettata dal tema della ricerca, dallo stato di conservazione dell’oggetto e dalle sue proprietà materiali.

PAROLE CHIAVE: tomografia a neutroni, tomografia computerizzata a raggi X, vertebra di sauropode, concentrazione, densità, sedimento, colla.

Traduzione: Alessandro Grippo, University of Southern California, Department of Earth Sciences, Los Angeles, CA 90089-0740